“A dieci anni dall’inizio del conflitto” in Siria, “i bambini continuano a essere i più colpiti da distruzioni, sfollamenti e morti senza precedenti. Hanno perso vite, case e infanzia. È giunto il momento che la violenza in Siria finisca”. Lo ha dichiarato Andrea Iacomini, portavoce per l’Unicef in Italia, commentando la notizia riferita dagli uffici Unicef sul campo secondo cui una ragazza di 12 anni è stata uccisa ieri in un attacco ad Azaz, nel nord della campagna di Aleppo. “Altri due bambini sono tra le decine di feriti, uno dei quali ha meno di un anno”, ha proseguito Iacomini, evidenziando che sabato “tre bambini sono morti in un’esplosione nella città di Afrin, anch’essa nel nord della zona rurale di Aleppo”.
“Questi recenti attacchi”, ha aggiunto il portavoce di Unicef Italia, “ci ricordano tristemente che la violenza continua in Siria e che i bambini continuano a essere in pericolo giorno dopo giorno. Dall’inizio di quest’anno, sarebbero stati uccisi almeno 22 bambini. Una triste mattanza che dura da 10 anni”.
“Ancora una volta – conclude la nota –, l’Unicef ricorda a tutte le parti in conflitto i loro obblighi di proteggere i bambini in ogni momento e di astenersi dalla violenza nelle aree civili”.