“Ogni anno che passa sembra avere l’effetto di fare apprezzare di più l’istituzione della Giornata della Memoria, perché sentiamo più chiaramente che non deve andare smarrito il ricordo dell’immane tragedia che si è consumata con l’annientamento di milioni di ebrei nei campi di concentramento nazisti. È una memoria che tutti abbiamo bisogno di tenere viva, perché l’incalzare del tempo della vita che scorre, con i suoi sempre nuovi problemi, rischia di attenuare o perfino oscurare la coscienza della gravità di quanto è accaduto con la Shoah”. È un passaggio del messaggio del vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, mons. Mariano Crociata, che è stato letto stamattina nel corso della celebrazione della Giornata della Memoria tenuta oggi nel capoluogo pontino, organizzata dalla Prefettura. Don Gianni Toni, vicario foraneo di Latina, ha letto il messaggio del vescovo, da alcuni giorni fuori diocesi per pregressi impegni pastorali non rinviabili.
“Non sapere è in particolare il pericolo al quale sono esposte le nuove generazioni, per le quali comprendiamo quanto sia importante conoscere la storia per capire non solo il passato ma la vita di oggi – sottolinea mons. Crociata -. Perdere la memoria non è solo dimenticare le vittime dell’Olocausto; è soprattutto dimenticare noi stessi, dimenticare chi siamo e chi dobbiamo continuare ad essere. Dimenticare quella tragedia, alla quale noi italiani abbiamo purtroppo dato il nostro vergognoso contributo, rappresenta una menomazione della nostra coscienza del presente e una minaccia per il futuro, poiché ciò di cui non si ha più memoria è più esposto all’eventualità di tornare a ripetersi nell’incoscienza collettiva”. Il presule aggiunge: “Noi credenti, consapevoli dell’importanza del dialogo tra cristiani ed ebrei, portiamo l’impegno di contribuire, attraverso tale dialogo, a tenere desta una memoria viva di quanti sono stati cancellati e a imparare ad apprezzare il patrimonio della religione e della cultura ebraica e il suo apporto essenziale alla tradizione cristiana e alla cultura umana in generale. Speriamo, perciò, che anche la Giornata di quest’anno lasci un segno indelebile nel cuore di tutti noi e dei nostri concittadini”.