“Ricordare i fascismi di ieri per evitare e prevenire i fascismi di oggi”. Lo ha detto il segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri, Roberto Chieppa, aprendo questa mattina la tavola rotonda dal titolo “Fascismi di ieri e fascismi di oggi”, organizzata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri in collaborazione con l’Unione delle Comunità ebraiche italiane in vista del Giorno della Memoria. La prima parte dell’incontro è stata dedicata all’approfondimento storico, con i contributi di Annalisa Cegna, dal titolo “Conoscete il fascismo?”, e di Michele Sarfatti, dal titolo “Ebrei sotto un cielo nero”. La seconda parte è stata invece dedicata al riemergere, in questo periodo di pandemia, di movimenti della galassia di estrema destra, grazie anche all’intervento del giornalista Furio Colombo, sul tema “Estrema destra e neofascismo oggi in Italia”. “La storia non si ripete mai sotto le stesse vesti”, ha detto Chieppa introducendo il confronto. “Determinati rischi si possono ripetere sotto altre spoglie. La memoria di quei tragici eventi serve a trovare i giusti comportamenti che non sono quelli dell’indifferenza, del girarsi dall’altra parte ma di reagire in presenza di ogni tipo di pericolo per la vita democratica di un Paese”. Il tema scelto per la tavola rotonda indica pertanto l’obiettivo di “passare il testimone della memoria, far sì che i giovani possano conoscere i fascismi di ieri per essere in grado di combattere tutti i fascismi di oggi. C’è bisogno di nuovi custodi, di nuove staffette, di nuove sentinelle della memoria”. Chieppa ha poi ricordato come il 2020 sia stato un anno difficile a causa della pandemia. “Ciò nonostante il governo e la Presidenza del Consiglio non si sono mai distratti dall’obiettivo di tenere alta e vigile l’attenzione contro ogni forma di antisemitismo”. Chieppa ha quindi ricordato la delibera con la quale il Consiglio dei ministri ha recepito la definizione di antisemitismo stabilita dall’International Holocaust Remembrance Alliance (Ihra), la nomina di Milena Santerini come coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo” e la creazione di un apposito gruppo di lavoro (con esponenti anche designati dall’Ucei) che proprio in questi giorni si appresta a presentare la strategia nazionale portando “l’Italia ad essere uno dei primi Paesi a dotarsi di questo strumento”. “La Memoria è importante per capire che il nostro Paese e l’umanità più in generale hanno vissuto momenti decisamente peggiori rispetto a quelli che stiamo passando oggi ma ne sono usciti”, ha quindi aggiunto il il segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri. “Anche noi usciremo dal Covid. È importante che alla fine di tutto questo non vi sia un saldo negativo in tema di diritti e libertà. Ogni società deve avere in sé gli anticorpi contro ogni tipo di deriva che possa mettere a rischio i valori di umanità e libertà e democrazia. E gli anticorpi si costruiscono proprio con la memoria di quello che è successo, con gli errori del passato”.