“C’è troppo silenzio su questi ragazzi e ragazze che si stanno caricando, inconsapevolmente, il peso sociale più gravoso di questa pandemia: questi giovani stanno rinunciando alla loro giovinezza, alla loro spensieratezza, al loro dinamismo”. Lo ha detto il presidente della Cei e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, il card. Gualtiero Bassetti, nell’omelia della messa che ha celebrato, ieri, nella cattedrale di San Lorenzo, nella festa liturgica di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Il pensiero del porporato è per “tutti coloro che stanno soffrendo per la perdita dei loro cari – la nostra diocesi, per via del morbo, ha perso tre sacerdoti –, per tutti coloro che si trovano in ospedale e, infine, per le famiglie che si sono spezzate, o sono entrate in crisi a causa di questa pandemia”.
Il cardinale ha ricordato anche “tutti i ragazzi”. “In particolar modo” il pensiero è andato “agli adolescenti che vivono un’età di transizione, di crescita personale delicata e fondamentale per la loro vita, ma che sono costretti a viverla chiusi in casa, senza poter stabilire le normali relazioni sociali”. Rivolgendosi a loro, il presidente dalla Cei li ha esortati a “dare un senso alle vostre rinunce”. “Anche se obbligatorie, e quindi impopolari, sono un gesto d’amore verso i più deboli, i più fragili, i più anziani. Sono rinunce che fate per amore dei vostri nonni, dei vostri vecchi, dei vostri disabili”. “State facendo uno sforzo grande, ma abbiate fede in Dio come l’hanno avuto i discepoli. Seguite Gesù e farete cose grandi nella vostra vita”, ha concluso Bassetti.