Cominciata oggi a Sibić, nell’area del cratere sismico, la consegna del primo dei 100 moduli abitativi acquistati da Caritas Croazia in collaborazione con Caritas Internationalis, il Dicastero per lo sviluppo umano integrale, l’Ordine di Malta e grazie a donazioni di missioni e comunità cattoliche croate sparse nel mondo. Alla consegna era presente anche il presidente di Caritas Croazia, e vescovo di Varaždin, mons. Božo Radoš, che ha annunciato un possibile ulteriore acquisto di nuovi moduli abitativi per rispondere ai bisogni della popolazione terremotata. “Dopo il sisma del 29 dicembre scorso, queste case mobili forniranno sicurezza e calore a chi ne ha bisogno. La Caritas ha ricevuto oltre 100.000 telefonate di persone desiderose di donare. Vogliamo che questi moduli abitativi siano un percorso di bontà che scorrerà per tutto il tempo necessario. Finora – ha detto mons. Radoš – ne abbiamo acquistati un centinaio, ma altri fondi stanno arrivando, i bisogni sono grandi. Lunedì concorderemo con l’Unità di Crisi un eventuale altro acquisto”. Ringraziamenti sono venuti da mons. Vlado Košić, vescovo di Sisak, e da mons. Fabijan Svalina, direttore della Caritas croata. “L’inverno è freddo e duro, soprattutto per le persone che hanno perso la casa”. Mons. Košić ha auspicato “una pronta ricostruzione dell’area colpita che potrà rinascere attraverso i giusti investimenti necessari per far restare la gente nelle proprie terre dove si può vivere dignitosamente”. Secondo quanto programmato con l’azienda produttrice Tehnix, ogni giorno saranno consegnati sei moduli.