Commercio al dettaglio: Istat, a novembre 2020 vendite in calo del 6,9% in valore e del 7,4% in volume rispetto a ottobre. Boom dell’online

A novembre 2020 si stima, per le vendite al dettaglio, un calo rispetto a ottobre del 6,9% in valore e del 7,4% in volume. In crescita le vendite dei beni alimentari (+1,0% in valore e in volume) mentre le vendite dei beni non alimentari diminuiscono sia in valore sia in volume (rispettivamente del 13,2% e del 13,5%). Lo spiega l’Istat nel suo rapporto sul commercio al dettagio relativo al mese di novembre 2020. Nel trimestre settembre-novembre 2020, le vendite al dettaglio registrano un aumento congiunturale dello 0,5% in valore e dell’1,5% in volume. Crescono le vendite dei beni alimentari (+2,0% in valore e in volume) mentre quelle dei beni non alimentari calano in valore (-0,6%) e aumentano in volume (+1,1%).
Su base tendenziale, a novembre, le vendite al dettaglio diminuiscono dell’8,1% in valore e dell’8,4% in volume. Secondo l’Istituto di statistica, a determinare il segno negativo sono le vendite dei beni non alimentari, in deciso calo (-15,1% in valore e in volume), mentre le vendite dei beni alimentari sono in aumento (+2,2% in valore e +0,7% in volume). Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali negative per quasi tutti i gruppi di prodotti ad eccezione di Dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni, telefonia (+28,7%). Rispetto a novembre 2019, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce sia per la grande distribuzione (-8,3%) sia per le imprese operanti su piccole superfici (-12,5%). Le vendite al di fuori dei negozi calano del 14,3% mentre il commercio elettronico è in forte aumento (+50,2%). “A novembre 2020 si osserva una diminuzione delle vendite al dettaglio sia rispetto al mese precedente sia su base annua – commenta l’Istat -. Il calo è determinato dal comparto dei beni non alimentari, settore fortemente colpito dall’applicazione delle nuove misure di chiusura legate all’emergenza sanitaria; la diminuzione in questo comparto ha investito sia la grande distribuzione (-25,7%) sia, in misura inferiore, le imprese operanti su piccole superfici (-16,9%)”.

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