Si tengono oggi, venerdì 8 gennaio, nella basilica di Monte Berico, a Vicenza, i funerali di padre Tiziano M. Civiero, 69 anni, originario di Castello di Godego, che viveva nella comunità dell’Istituto Missione di Monte Berico dei Servi di Maria, l’ordine a cui apparteneva. Padre Civiero si era ammalato all’inizio di dicembre e poi le sue condizioni sono peggiorate, tanto da dover essere ricoverato nel reparto di rianimazione Covid dell’ospedale San Bortolo di Vicenza, dove purtroppo è venuto a mancare il 2 gennaio scorso.
Una messa di suffragio è stata celebrata a Castello di Godego suo paese d’origine. Il funerale invece avrà luogo alle 11. La salma sarà tumulata nel cimitero di Castello di Godego alle 14. “Si tratta dell’ultimo consacrato dei Servi di Maria del nostro paese che a quell’ordine ha dato diversi sacerdoti – spiega don Gerardo Giacometti, parroco di Castello di Godego che ben conosceva padre Civiero -. Ritornava a Godego sempre volentieri e ricordava che la Madonna prima era apparsa a Godego, dove ora sorge il santuario della Crocetta, e poi a Monte Berico per insegnare una strada. Quella che lui aveva accolto diventando frate servita”.
E nella congregazione di Maria padre Civiero si era distinto per la sua passione di studi storici e mariani, tanto da diventare docente di storia della Chiesa. Ordinato sacerdote a Vicenza nel 1979 ha svolto la sua attività a Rovato e a S. Maria di Pietralba, prima di essere trasferito a Roma dove rimase fino al 2011. Qui è stato segretario di facoltà, presso la facoltà teologica Marianum, docente di Storia della Chiesa e di Metodologia teologica, avendo anche conseguito il dottorato in Storia della Chiesa all’Università Gregoriana nel 1992. Poi il trasferimento a Vicenza, a Monte Berico, nell’Istituto Missioni, dove è rimasto fino alla morte. Qui ha insegnato Storia della Chiesa e dell’Ordine presso l’Issr Madonna di Monte Berico e di Mariologia all’Issr diocesano di Vicenza.
La notizia della morte di padre Tiziano è stata accolta con cordoglio a Castello di Godego, dov’era molto conosciuto, così come la sua famiglia. Lascia infatti i fratelli Marianna, Augusto, Giancarlo, Natalino e Giuseppina, cognati, cognate, nipoti.