Nella settimana tra il 21 e il 27 dicembre tre regioni hanno un Rt puntuale maggiore di 1 e altre 3 hanno un valore che sfiora l’1. La Regione Veneto oltre ad un Rt puntuale maggiore di uno si accompagna ad una incidenza particolarmente elevata, ma si osserva una diminuzione generale del rischio, principalmente dovuta a una lieve riduzione nei tassi di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e aree mediche. E’ il quadro delineato dal report del monitoraggio sulla situazione Covid-19 di ministero della Salute e Istituto superiore di sanità relativo al periodo 21-27 dicembre (aggiornato al 29 dicembre), appena diffuso.
Secondo il report, nove Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso; undici Regioni/PPAA sono classificate a rischio moderato, di cui tre (Emilia-Romagna, Valle d’Aosta e Veneto) hanno una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l’attuale trasmissibilità. Una Regione (Sardegna) ha una classificazione del rischio non valutabile – equiparato a rischio alto – data la bassa percentuale di completezza dei dati.
Ancora 10 Regioni/PPAA hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica. Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in lieve diminuzione da 2.731 (21/12/2020) a 2.565 (28/12/2020); anche il numero di persone ricoverate in aree mediche è diminuito passando da 25.145 (21/12/2020) a 23.932 (28/12/2020).
“Sebbene si osservi una diminuzione dell’incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni”, si legge ancora nel report, il valore “è ancora lontano da livelli che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti”. Un valore che “potrebbe essere sottostimato per il basso numero di tamponi effettuati nei giorni festivi”.