Sono 34.134 le persone migranti sbarcate sulle coste italiane nell’anno 2020. Nel 2019 furono 11.471 mentre nel 2018 furono 23.370. Il dato è stato diffuso dal ministero degli Interni, considerati gli sbarchi rilevati entro le 8 di questa mattina.
Dopo le 30 registrate tra Natale e Santo Stefano, negli ultimi cinque giorni non sono state registrate persone in arrivo sulle nostre coste. Si è quindi fermato a 1.571 il totale delle persone arrivate via mare nel nostro Paese a dicembre. Durante lo stesso mese, l’anno scorso furono 589, mentre nel 2018 furono 359.
Degli oltre 34mila migranti sbarcati in Italia nel 2020, 12.883 sono di nazionalità tunisina (38%), sulla base di quanto dichiarato al momento dello sbarco; gli altri provengono da Bangladesh (4.141, 12%), Costa d’Avorio (1.950, 6%), Algeria (1.458, 4%), Pakistan (1.400, 4%), Egitto (1.264, 4%), Sudan (1.125, 3%), Marocco (1.030, 3%), Afghanistan (1.009, 3%), Iran (970, 3%) a cui si aggiungono 6.904 persone (20%) provenienti da altri Stati o per le quali è ancora in corso la procedura di identificazione.
Nel 2020 sono stati 4.623 i minori stranieri non accompagnati ad aver raggiunto il nostro Paese via mare. Il dato, aggiornato al 28 dicembre, è superiore a quello dei minori stranieri non accompagnati sbarcati sulle coste italiane lungo tutto il 2019 (1.680) e nel 2018 (3.536) mentre mostra un calo rispetto al 2017 (15.779).
Per quanto riguarda la presenza di migranti in accoglienza, i dati parlano di 79.938 persone su tutto il territorio nazionale di cui 21 negli hot spot della Sicilia, 54.343 nei centri di accoglienza e 25.574 nei centri Siproimi. La Regione con la più alta percentuale di migranti accolti è la Lombardia (13%, in totale 10.494 persone), seguita da Emilia Romagna (10%), Lazio e Piemonte (9%), Sicilia (8%), Campania (7%), Toscana e Veneto (6%).