La pandemia di Covid-19 in Africa ha aumentato i casi di mutilazioni genitali femminili (Fgm), anzitutto per la chiusura delle scuole (50%) e la conseguente permanenza a casa. Perdite economiche (39%) e permanenza a casa sono state le ragioni più comuni per la percezione dell’aumento dei casi di matrimoni precoci e forzati. Lo rivela una ricerca di Amref Health Africa condotta in collaborazione con Amref International University. Secondo lo studio, durante l’emergenza c’è stato un aumento della consulenza psicologica e sessuale (69%), una riduzione dei soccorsi (18%) e del reinserimento nei servizi di comunità (7%). Per quanto riguarda i “riti alternativi” pensati da Amref con le comunità, dal 2009 nella sola contea del Kajiado (Kenya) l’azione di Amref ha fatto calare le mutilazioni del 24%.
Un ulteriore studio, intitolato “Impact of Covid-19 on Hiv Programming in Kenya: Evidence from Kibera Informal Settlement e Covid-19 Hotspot Counties” e realizzato tra luglio e ottobre a Nairobi, Mombasa, Nakuru, Kajiado, Busia, Kiambu e Machakos, rivela che i servizi, i programmi e gli interventi relativi alla lotta contro l’Hiv sono stati ridotti del 56%. Analogamente, il numero di persone che hanno intrapreso una terapia antiretrovirale si è ridotto del 48% dallo scorso marzo.
Il Covid-19 ha significativi effetti negativi sulla salute mentale e sullo stato economico e sociale dei giovani. E’ quanto emerge da un altro studio realizzato lo scorso maggio da Amref Health Africa, in collaborazione con il ministero della Salute del Kenya, Y-act e Population Council : quasi un terzo (27%) dei giovani è stressato; il 30% ha riferito di “vivere nella paura”; circa il 12% ha riferito un aumento del crimine nel proprio quartiere; il 50% ha registrato una significativa riduzione del reddito. Inoltre, il 34% ha registrato un aumento delle spese domestiche e il 33% ha registrato un aumento dei prezzi dei prodotti alimentari.