“Oggi si celebra la 69ª Giornata mondiale dei diritti umani voluta dall’Onu all’indomani dell’ultimo conflitto mondiale. Questo giorno cade però nel pieno di una pandemia che ‘ha avuto un impatto sproporzionato su gruppi vulnerabili quali lavoratori in prima linea, persone con disabilità, anziani, donne e ragazze, minoranze’, come si legge nel messaggio ufficiale rilasciato dal segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres. Il virus ha di fatto minacciato ulteriormente i diritti umani di coloro che erano già messi ai margini della società civile, rendendoli spesso invisibili, al di fuori delle comunicazioni mediali divenute monotematiche”. Lo dichiara padre Mauro Lazzarato, superiore regionale del Missionari di San Carlo – Scalabriniani per l’Area Europa-Africa.
“Come Chiesa crediamo più che mai in una risposta all’attuale crisi che sia fondata sulla solidarietà e sulla cooperazione dei vari attori presenti ‘sulla scena del mondo’ – evidenzia padre Lazzarato -. Questo perché ‘nessuno rimanga indietro!’, un monito che abbiamo sentito ripetere più volte durante questi mesi di crisi; parole che, però, rischiano di non scalfire gli abissi di differenze che, in queste ore decisive, stanno già escludendo buona parte dei ‘più piccoli e ultimi”, e tra questi i milioni di migranti e rifugiati sempre in cammino, dalla possibilità di cure essenziali che dovrebbero arrivare, in maniera identica, al Nord come al Sud, all’Est come all’Ovest del pianeta”.
Ricordando ancora le parole del messaggio di Guterres – “Le persone e i loro diritti devono essere al centro delle risposte e della ripresa” – il superiore regionale del Missionari di San Carlo – Scalabriniani per l’Area Europa-Africa esprime l’auspicio che “siano davvero queste le semplici, ma stringenti linee guida per tutti noi che costruiamo network di solidarietà e crediamo nella cooperazione e nello sviluppo condivisi, ma soprattutto per chi ha la prima responsabilità di porre in essere percorsi e strategie per uscire dalla emergenza attuale”.