“Sono vicino alla popolazione di Nonantola e delle zone limitrofe, colpita dall’esondazione del fiume Panaro nella giornata di domenica 6 dicembre. Molte persone vivono nella paura e alcune famiglie hanno già dovuto lasciare le loro case, invase dall’acqua”. Lo dichiara l’arcivescovo di Modena-Nonantola, mons. Erio Castellucci, in un messaggio di sostegno alle persone colpite dall’emergenza. “La parrocchia si è subito attivata per trovare una sistemazione agli sfollati. L’arcidiocesi partecipa ai soccorsi soprattutto attraverso la Caritas, sensibilizzando i modenesi in ordine alla raccolta di risorse per poter intervenire immediatamente nella fase emergenziale”.
La Chiesa di Modena-Nonantola, infatti, attraverso la Caritas diocesana, sin dalle prime ore si è attivata per offrire il proprio contributo nell’affrontare l’emergenza causata dall’esondazione del fiume Panaro, mantenendosi in stretto contatto con il parroco di Nonantola, don Alberto Zironi, e raccogliendo le sue preoccupazioni per i danni provocati dall’alluvione a centinaia di famiglie e al tessuto produttivo locale. Don Zironi, testimone diretto della situazione vissuta e delle necessità impellenti della popolazione, ha subito aperto la canonica della chiesa parrocchiale di Redù per ospitare alcune persone sfollate. La Caritas diocesana ha quindi attivato una raccolta fondi, con causale “Emergenza Alluvione Nonantola”.