Vie respiratorie dei bambini sotto attacco nei mesi invernali. Insieme a influenza e raffreddore, in questo periodo normalmente si registra anche l’aumento dei casi di asma, sibilo (wheezing) e bronchiolite. Quest’anno, segnato dalla pandemia Covid-19, le misure anti-contagio (mascherine, distanziamento, igiene delle mani) e la vaccinazione antinfluenzale possono essere ulteriori fattori di protezione soprattutto per wheezing e bronchiolite. Nel nuovo numero di “A scuola di salute”, il magazine digitale a cura dell’Istituto per la salute del Bambino Gesù, diretto da Alberto G. Ugazio, le informazioni degli esperti su cause, diagnosi e cura di queste malattie respiratorie e i consigli di prevenzione per le famiglie.
Grazie alle misure di contrasto al contagio da Sars-CoV2 “ci aspettiamo che quest’anno wheezing e bronchiolite, entrambe causate da un’infezione virale, siano meno frequenti rispetto alla passata stagione”, spiega Ugazio. “Un’ulteriore barriera protettiva è la vaccinazione antinfluenzale” che limiterà la diffusione del virus dell’influenza, una delle cause principali di wheezing, un sibilo respiratorio emesso dal bambino durante l’espirazione e causato da un temporaneo restringimento delle basse vie respiratorie, solitamente innescato da un’infezione virale (ad esempio un raffreddore) e curabile con farmaci per inalazione che sfiammano e dilatano i bronchi “ristretti”. “In caso tosse, raffreddore, inappetenza o malessere – conclude Ugazio -, è importante rivolgersi al proprio pediatra che saprà valutare il caso e fornire le indicazioni più appropriate”.