“La pandemia è diventata la croce dell’oggi. Una croce che ha accomunato il mondo e, per certi versi, ha accomunato il nostro mondo militare”. E nell’affrontare “questa emergenza inattesa” i militari della Marina sono stati e sono “decisivi” rappresentando, “sul piano sanitario e sociale, un punto di forza del nostro Paese, un elemento di sicurezza per la nostra gente, afflitta, spaventata e impoverita”. Lo ha detto oggi l’ordinario militare per l’Italia (Omi), l’arcivescovo Santo Marcianò, nel corso della celebrazione di Santa Barbara, alla presenza dei vertici della Marina Militare, in santa Caterina a Magnanapoli in Roma, chiesa principale dell’Omi. Un impegno condotto, ha rimarcato l’arcivescovo castrense, “seguendo Gesù, sulle orme della vostra patrona santa Barbara, affrontando una forma di ‘martirio’, offrendo una ‘testimonianza’ libera e autentica di servizio d’amore al prossimo”. “Bisogna prendere la croce per accorgersi dei dolori dei fratelli, delle loro difficoltà, delle loro povertà, dei loro più autentici bisogni, spesso sepolti dietro una vita fatta di apparenza o sprecata a rincorrere piaceri o guadagni illusori”, ha aggiunto mons. Marcianò, per il quale “questa pandemia ha tolto il velo su tanti di questi inganni, ha messo davanti al mondo la realtà della croce e delle singole croci, svelando al contempo la risposta che solo l’amore riesce a dare, a cercare, a inventare”. Dall’ordinario militare anche una parola per le famiglie dei militari che hanno “una vocazione speciale: vivere in comunione con una dedizione straordinaria, che supera i limiti del dovere professionale o i tempi lavorativi e si identifica con quel senso della missione che, sempre, ci trascende”. Così, mentre le vite di tanti “uomini si perdono ogni giorno dietro la smania di guadagni disonesti, l’abitudine alla corruzione, la schiavitù delle dipendenze, la violazione del creato e la manipolazione della vita umana, soprattutto quella dei più fragili e piccoli”, “voi – ha detto mons. Marcianò rivolgendosi ai militari – prendete sulle spalle, con la vostra croce, le croci di tanti fratelli, soprattutto i più piccoli e fragili, nella quotidianità di un servizio ricco di contenuti e di valori, e oggi più che mai necessario alla comunità umana e alla Chiesa. Così, voi cogliete il senso della vita: perché la vita si salva – spiega Gesù – solo se ‘si perde’; se si la perde per Lui!”.