“Mafie e Covid: fatti l’uno per l’altro. È quanto risulta da questo rapporto, una fotografia inquietante del grado dell’infezione mafiosa ai tempi del Covid. Fotografia che si è potuta sviluppare grazie alla ‘camera’ non oscura ma chiara, trasparente, luminosa della condivisione e della corresponsabilità. Vale a dire il ‘noi'”. Lo afferma don Luigi Ciotti, presidente di Libera, in occasione della pubblicazione del rapporto “La tempesta perfetta. Le mani della criminalità organizzata sulla pandemia”, curato da Libera e da Lavialibera. “Come Libera ripete nel suo piccolo da venticinque anni: solo insieme ci possiamo salvare – osserva il sacerdote -. Non solo dalle pandemie ma anche dalle mafie e dalle ingiustizie che le rendono possibili. Salvarci da una democrazia malata dove i diritti troppo spesso sono degradati a privilegi, salvarci dalla corruzione morale e materiale che ci toglie dignità, speranza e futuro”.
Don Ciotti aggiunge: “Se è vero che mafiosi e corrotti approfittano da sempre delle sciagure sociali e naturali – pensiamo solo al malaffare fiorito attorno ai progetti di ricostruzione post-terremoto – è anche vero che le conseguenze della pandemia rischiano di produrre danni permanenti e strutturali se non sarà realizzato quel cambiamento di paradigma politico-economico a cui sempre il Papa ci richiama con forza, nella consapevolezza che quello che ci governa – e dal quale ci lasciamo governare – è un ‘sistema ingiusto alla radice’. Impegno a cui anche questo rapporto ci richiama con forza”. Secondo il presidente di Libera, “colpisce infatti, tra i molti aspetti denunciati, il rischio di una progressiva assuefazione e, quindi, normalizzazione del fenomeno criminale mafioso e di tutte le storture che lo alimentano. Rischio tanto maggiore in quanto le mafie hanno adottato da tempo una strategia di basso profilo, privilegiando il crimine informatico, la corruzione e tutta una serie di reati collaterali capaci di garantire enormi profitti senza quasi destare allarme sociale”. “Conoscenza, corresponsabilità e, quindi, impegno. Ingredienti – conclude Luigi Ciotti – necessari per contrastare mafie e altri parassiti del bene comune, ingredienti che più che mai oggi, nella crisi epocale determinata dal Covid, devono ispirare le nostre azioni, affinché dalla crisi scaturisca una svolta”.