Si è discusso oggi in Parlamento a Bruxelles di Polonia e legge sull’aborto. Una risoluzione, approvata dall’emiciclo, afferma tra l’altro, che la sentenza del 22 ottobre del Tribunale costituzionale polacco di rendere illegale l’aborto nei casi di gravi e irreversibili malformazioni fetali “mette a rischio la salute e la vita delle donne”; secondo la risoluzione, il 90% degli aborti legali in Polonia nel 2019 è stato praticato per queste ragioni e la messa al bando di questa opzione porterebbe ad un aumento degli aborti “non sicuri, clandestini e potenzialmente mortali”. Secondo la risoluzione la sentenza sarebbe stata emessa da “giudici eletti e dipendenti da esponenti politici della coalizione di governo guidata dal partito Diritto e giustizia (PiS)”. Per il Parlamento, l’accesso tempestivo e incondizionato ai servizi di salute riproduttiva e il rispetto dell’autonomia e dell’indipendenza decisionale delle donne in materia di riproduzione sono fondamentali per tutelare i diritti umani delle donne e l’uguaglianza di genere. Il testo è stato adottato con 455 voti favorevoli, 145 contrari e 71 astensioni. La Chiesa polacca si era già pronunciata a favore della vita e della legge che la tutela: “La Chiesa ha sempre difeso la vita e non può non farlo anche nel futuro, così come non può tacere sulla necessità di tutela di ogni essere umano dal concepimento alla morte naturale”, aveva affermato il presidente dei vescovi mons. Stanisław Gądecki.