“Una delle questioni più gravi che riguardano bambini e ragazzi di oggi è la mancanza di pari opportunità di accesso ai servizi e sappiamo come questa emergenza non ha fatto che accrescere alcune povertà e diseguaglianze”: lo ha sostenuto Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale del Terzo Settore, in occasione della presentazione oggi pomeriggio on line dell’indagine “Gli italiani e la povertà educativa minorile nell’era Covid”, condotta dall’Istituto Demopolis, per l’impresa sociale “Con i Bambini”, in vista della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che si celebra il 20 novembre. “Il Terzo settore – ha aggiunto – prova a dare risposte concrete mettendo in campo una grande innovazione sociale, perché nessuno resti indietro. E lo fa sia attraverso l’utilizzo di nuovi spazi, tempi, materiali ed esperienze, ma anche ponendo una forte attenzione ai mutati scenari rispetto ai bisogni sociali, immaginando soluzioni che prevedano la collaborazione tra contesti educativi formali e informali, l’utilizzo delle tecnologie per nuove forme di prossimità, investimenti per l’inclusione sociale e digitale delle famiglie più fragili”.
“L’indagine dimostra chiaramente come l’emergenza Covid non sia esclusivamente sanitaria, ma riguardi tutta la sfera delle vite delle persone – ha concluso Stefano Buffagni, presidente del Comitato di indirizzo strategico del Fondo e viceministro al Mise -. La povertà educativa minorile viene percepita dagli italiani come una problematica su cui è necessario intervenire, perché le disuguaglianze aumentano e le difficoltà delle famiglie si moltiplicano. L’impegno del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile rinnova il suo impegno, oggi più di prima”.