“Soprattutto in un momento come l’attuale di emergenza economica e sanitaria ci sono tante nuove povertà che vengono alla luce ed a cui dobbiamo rivolgere in modo particolare la nostra prossimità: le nostre antenne, i nostri Centri di ascolto, devono essere pronte ad intercettare ogni nuova necessità che venga a presentarsi”. Lo afferma il diacono Renato Nucera, direttore della Caritas diocesana di Gorizia, in un’intervista pubblicata dal settimanale diocesano “La voce isontina” in occasione della 4ª Giornata mondiale dei poveri che verrà celebrata domenica 15 novembre.
“Questa Giornata – spiega – serve anche a far conoscere quanto la Chiesa diocesana e le comunità parrocchiali fanno quotidianamente per concretizzare la prossimità di cui parlavo prima ma contemporaneamente a far emergere situazioni, richieste di aiuto che spesso rischiano di passare sotto silenzio”. Nucera evidenzia poi che “stiamo vivendo un momento triste in cui ci sentiamo come Caritas un po’ legati nella possibilità di espletare il proprio compito ed il proprio ruolo”. “Constatiamo la difficoltà nel ricalibrare i servizi e le incisività di quello che facciamo: è un momento anche in cui prevale una comprensibile paura, specie fra i volontari più avanti con gli anni”, aggiunge il direttore della Caritas diocesana, secondo cui, però, “dobbiamo pensare ancora di più agli altri proprio per evitare quel pericolo di chiuderci egoisticamente in noi stessi che il Covid-19 porta inevitabilmente a sviluppare”. Tra le iniziative che saranno presentate in occasione della Giornata oltre all’inaugurazione dell’Emporio dell’infanzia e di Casa “San Francesco” ci sarà anche l’avvio ufficiale all’operatività del Fondo intitolato a San Luigi Scrosoppi: “Uno strumento – sottolinea Nucera – idoneo a dare risposta concreta a quanti hanno subito in modo particolarmente pesante le conseguenze della crisi economica perdendo magari il lavoro o vedendo ridotti drasticamente i guadagni delle proprie attività imprenditoriali”.