Papa Francesco: in Bosnia-Erzegovina donati indumenti invernali ai bambini e alle famiglie del campo di transito di Ušivak

Questa mattina il nunzio apostolico in Bosnia, mons. Luigi Pezzuto, ha consegnato ai migranti ospiti del centro di transito di Ušivak (vicino a Sarajevo) capi di abbigliamento in vista dell’inverno, particolarmente rigido nei Balcani. L’iniziativa è stata resa possibile grazie a una donazione di Papa Francesco inviata in Bosnia-Erzegovina in occasione della Giornata mondiale del migrante e del rifugiato celebrata il 27 settembre scorso, attraverso la locale Nunziatura apostolica. Grazie a questo aiuto, all’inizio di ottobre, nello stesso campo è stato inaugurato un “Social Corner”, uno spazio nel quale sono proposti dei laboratori, dei corsi di lingua, dei momenti di gioco e la distribuzione di una tazza di tè caldo al giorno. Il luogo è per questo motivo frequentato da decine di bambini, giovani e famiglie. La popolazione del campo di Usivak è composto da 920 persone, di queste ben 300 sono i minori non accompagnati, il resto tutte famiglie. Analoga apertura è stata avviata, sempre grazie a Papa Francesco, anche nel campo di transito di Sedra, nella zona di Bihac, nel nord della Bosnia-Erzegovina. “Siamo tornati qui al campo di Usivak per donare dei  capi di abbigliamento in vista dell’inverno – ha affermato al Sir il nunzio, mons. Pezzuto -. Qui ci sono molti bambini e giovani famiglie. È un gesto da parte di Papa Francesco alimentare la speranza di queste persone in un futuro migliore”. La consegna dei capi di abbigliamento è avvenuta anche a Sedra.

“Abbiamo consegnato sciarpe, guanti e berretti agli ospiti non abbigliati in maniera adeguata – spiega al Sir Daniele Bombardi, coordinatore dei progetti Caritas Italiana nei Balcani -. Grazie all’aiuto di Papa Francesco abbiamo potuto attivare tre tipi di interventi: il primo è il Social Corner, aperto ad inizio di ottobre qui a Ušivak, nelle scorse settimane abbiamo inaugurato un secondo Social Corner nel campo di transito di Sedra, a Bihac nord della Bosnia-Erzegovina. Oggi il terzo intervento qui a Ušivak con la consegna di capi di abbigliamento”. “Abbiamo accolto con grande felicità il gesto di Papa Francesco – conclude Bombardi – per noi è anche un grazie e un riconoscimento del lavoro che da tanti anni Caritas sta portando avanti in tutta la rotta balcanica. Un gesto che ci offre la possibilità di continuare sentendo ancora di più la vicinanza e il sostegno del Pontefice di tutta la Chiesa”. Nel 2019, secondo quanto riferito dalla Nunziatura apostolica di Sarajevo, circa 30.000 migranti sono transitati per la Bosnia, divenuta tappa fondamentale della cosiddetta Rotta Balcanica, sempre più frequentata dai migranti che dall’Oriente tentano di entrare in Ue. Con la donazione il Papa ha voluto sostenere l’accoglienza, animazione e supporto psicologico nei centri di transito di Ušivak e Sedra e la fornitura di indumenti, coperte, cibo e articoli sanitari, tra questi anche presidi anti-Covid. La distribuzione degli aiuti è affidata alle organizzazioni umanitarie cattoliche operanti sul campo: Caritas Bosnia, Caritas Italiana, Ipsia-Acli e il Centro arcidiocesano di pastorale giovanile Giovanni Paolo II (Sarajevo).

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