“Negli ultimi mesi lo scenario internazionale è stato caratterizzato da una decisa ripresa dei ritmi produttivi e degli scambi commerciali. Il recente nuovo aumento dei contagi in quasi tutti i Paesi e le conseguenti misure di contenimento potrebbero incidere negativamente sulle prospettive economiche a breve termine”. Lo riporta la nota mensile dell’Istat sull’andamento dell’economia italiana relativa al mese di ottobre 2020. Ricordando che nel terzo trimestre il Pil italiano, analogamente a quello dei principali paesi europei, ha segnato, in base alla stima preliminare, “un recupero robusto e diffuso a tutti i settori economici, l’Istituto di statistica rileva che, “oltre alla forte crescita del comparto manifatturiero, ad agosto anche le vendite italiane all’estero verso i mercati Ue ed extra Ue sono nuovamente aumentate”. Ma avverte: “Il valore delle esportazioni, tuttavia, è ancora inferiore ai livelli di inizio anno”.
L’Istat poi volge l’attenzione al mercato del lavoro, alla ripresa dei ritmi produttivi, che “si è accompagnata a un progressivo recupero delle ore lavorate settimanalmente”. “L’inflazione italiana a ottobre è rimasta negativa, anche se i rincari di alcune voci maggiormente volatili ne hanno attenuato la caduta. A seguito del deciso recupero segnato nel terzo trimestre, i principali indicatori congiunturali sono tornati vicini ai livelli precrisi sanitaria”.
Infine, le prospettive per i prossimi mesi che “appaiono incerte”. “A ottobre gli indici di fiducia hanno fornito segnali discordanti. La fiducia dei consumatori ha segnato un lieve calo mentre quella delle imprese è migliorata”.