Economia: previsioni Ue. Lievitano deficit e debito pubblico. Dombrovskis, subito aiuti da Bruxelles, tracciare rotta per la ripresa

Le Previsioni economiche della Commissione indicano che l’aumento dei disavanzi pubblici “dovrebbe essere molto significativo in tutta l’Ue, con un aumento della spesa sociale e un calo del gettito fiscale, sia sulla scorta degli eccezionali interventi politici a sostegno dell’economia che per effetto degli stabilizzatori automatici”. Secondo le previsioni, il disavanzo pubblico aggregato della zona euro dovrebbe aumentare dallo 0,6% del Pil del 2019 a circa l’8,8% nel 2020, per poi scendere al 6,4% nel 2021 e al 4,7% nel 2022”. Queste stime riflettono “la prevista eliminazione graduale delle misure di sostegno di emergenza nel corso del 2021, man mano che la situazione economica andrà migliorando”. Sempre ammesso, come riconosciuto dal commissario Gentiloni, che migliori… Inoltre, alla luce dell’impennata dei disavanzi, le previsioni indicano che il rapporto debito/Pil aggregato della zona euro aumenterà dall’85,9% del Pil nel 2019 al 101,7% nel 2020 per salire ancora al 102,3% nel 2021 e al 102,6% nel 2022. L’inflazione rimane invece ancora contenuta e vicina allo zero.
Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione, commenta: “Queste previsioni giungono mentre la seconda ondata della pandemia sta creando ancora maggiori incertezze, vanificando le nostre speranze di una ripresa veloce. La produzione economica dell’Ue non tornerà ai livelli precedenti alla pandemia prima del 2022. Ma in questo periodo di turbolenze abbiamo dato prova di fermezza e solidarietà. Sono state concordate misure senza precedenti per aiutare i cittadini e le imprese. Lavoreremo insieme per tracciare la rotta verso la ripresa, ricorrendo a tutti gli strumenti a nostra disposizione”. Aggiunge: “Abbiamo varato un fondamentale pacchetto per la ripresa, NextGenerationEu, incentrato sul dispositivo per la ripresa e la resilienza, al fine di assicurare un ingente sostegno alle regioni e ai settori maggiormente colpiti. Mi appello ora al Parlamento europeo e al Consiglio perché concludano rapidamente i negoziati, in modo che il flusso degli aiuti economici possa iniziare a scorrere nel 2021, permettendoci di investire, riformare e ricostruire insieme”.

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