“Dopo la più grave recessione della storia dell’Ue, che ci ha colpito durante la prima metà di quest’anno, e il forte recupero registrato in estate, la ripresa dell’Europa è stata interrotta a causa della recrudescenza dei casi di Covid-19”, ribadisce Paolo Gentiloni, presentando le Previsioni economiche d’autunno. “La crescita tornerà nel 2021, ma ci vorranno due anni prima che l’economia europea possa raggiungere un livello vicino a quello precedente alla pandemia”, dice con estrema chiarezza il commissario Ue all’economia. “Nell’attuale contesto contrassegnato da un elevatissimo grado di incertezza, le politiche economiche e di bilancio nazionali devono continuare a sostenere la ripresa, mentre lo strumento NextGenerationEu deve essere messo a punto entro quest’anno e attuato in maniera efficace nel primo semestre del 2021”. Dalle Previsioni economiche della Commissione emerge che “la perdita di posti di lavoro e l’aumento della disoccupazione hanno messo a dura prova i mezzi di sussistenza di molti europei. Le misure politiche adottate dagli Stati membri, insieme alle iniziative a livello dell’Ue” (programma Sure), “hanno contribuito ad alleviare l’impatto della pandemia sui mercati del lavoro. La portata senza precedenti delle misure adottate ha fatto sì – soprattutto grazie ai regimi di riduzione dell’orario lavorativo – che l’aumento del tasso di disoccupazione rimanesse moderato rispetto al calo dell’attività economica”. Purtroppo “la disoccupazione dovrebbe continuare ad aumentare nel 2021, quando gli Stati membri inizieranno gradualmente ad abolire le misure di sostegno di emergenza ma dovrebbe migliorare nel 2022 grazie al proseguimento della ripresa economica”.
In base alle previsioni, il tasso di disoccupazione nella zona euro aumenterà dal 7,5% del 2019 all’8,3% nel 2020 e al 9,4% nel 2021, per poi calare all’8,9% nel 2022. Per l’Ue27 si prevede invece che il tasso di disoccupazione aumenti dal 6,7% del 2019 al 7,7% nel 2020 e all’8,6% nel 2021, per poi calare all’8,0% nel 2022.