“Nonostante i profondi dubbi, è importante che noi, come cittadini responsabili, osserviamo questi Regolamenti, che hanno forza di legge”. “Lo facciamo in solidarietà con tanti altri ai quali vengono imposte restrizioni che hanno un grave impatto sulle loro vite e mezzi di sussistenza”. È quanto scrivono il card. Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster e primate della Chiesa cattolica inglese, e l’arcivescovo Malcolm McMahon, in un comunicato diffuso all’indomani del Regolamento approvato ieri dal Parlamento inglese che disciplina il lockdown e quindi molti aspetti delle attività in tutta l’Inghilterra fino al 2 dicembre. Questi regolamenti vietano la riunione di persone per il culto comune nelle chiese e in altri edifici religiosi. Le chiese possono comunque rimanere aperte ed essere utilizzate per attività diverse dal culto comunitario, inclusa la preghiera personale e il sostegno per i bisognosi. È inoltre concessa la celebrazione dei funerali. “È importante riconoscere – scrivono i due arcivescovi – che questi regolamenti non sono un attacco alla fede religiosa. Tuttavia, dimostrano una fondamentale mancanza di comprensione del contributo essenziale fornito dalle comunità di fede al benessere, alla resilienza e alla salute della nostra società. In questo momento difficile, chiediamo che, come comunità cattolica, facciamo pieno uso delle nostre chiese come luoghi di preghiera individuale e fonti di conforto e aiuto”. Il primate invita poi i fedeli cattolici di tutto il Paese ad unirsi in preghiera ogni giorno alle 18 e annuncia che la veglia di Cristo Re (21 novembre) sarà giorno di preghiera per la fine di questa pandemia.