Coronavirus Covid-19: Banca d’Italia, “nel primo semestre del 2020 flessione dell’economia più marcata al Nord”

In Italia, “nei primi sei mesi del 2020 l’attività economica si è fortemente ridotta rispetto al corrispondente periodo del 2019”. La flessione, di oltre il 10% rispetto allo scorso anno, “è stata più marcata al Nord, coerentemente con l’insorgenza precoce della pandemia in tale area geografica. Le prospettive restano condizionate dall’incertezza circa l’evoluzione della pandemia, la cui incidenza è in aumento nelle ultime settimane””. È quanto emerge dal documento “L’economia delle Regioni italiane – Dinamiche recenti e aspetti strutturali” diffuso oggi dalla Banca d’Italia.
“L’aumento del fabbisogno di liquidità delle imprese conseguente alla drastica riduzione dell’attività – prosegue Bankitalia – è stato ampiamente soddisfatto con la crescita sostenuta del credito, iniziata in marzo nel Centro Nord ed estesa in estate al Mezzogiorno. Le garanzie pubbliche sui nuovi finanziamenti e le misure espansive di politica monetaria hanno favorito il miglioramento delle condizioni di offerta del credito in tutte le aree del Paese”. Nel documento si analizza poi il “peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie, soprattutto di quelle meno abbienti. Queste ultime sono presenti in prevalenza nel Mezzogiorno, dove è anche più alta la quota di nuclei il cui principale percettore di reddito da lavoro è occupato in posizioni temporanee e in settori più esposti agli effetti della pandemia”. Con l’emergenza sanitaria “i vincoli ai licenziamenti e l’eccezionale ricorso a strumenti di integrazione salariale hanno contenuto l’impatto sul lavoro dipendente a tempo indeterminato, più diffuso al Centro Nord”. E se “il settore del commercio ha risentito, oltre che di un generale calo dei consumi, dei provvedimenti di chiusura che hanno riguardato i tre quinti delle aziende e coinvolto quasi la metà degli addetti del comparto” ha “invece registrato un’espansione dei ricavi” il commercio di beni alimentari e di prima necessità, soprattutto al Nord, sino alla fine del lockdown.
Secondo Bankitalia, “le prospettive restano condizionate dall’incertezza circa l’evoluzione della pandemia, la cui incidenza è in aumento nelle ultime settimane. Come nelle precedenti crisi, l’intensità della ripresa dall’emergenza Covid-19 dipenderà anche dalle caratteristiche strutturali del sistema produttivo locale”.

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