La Comunità di Sant’Egidio di Genova lancia un appello per far fronte all’aumento della povertà sensibilizzando le persone alla “solidarietà in tempo di emergenza alimentare”. “Durante il lockdown – spiegano i responsabili – le persone che si sono rivolte alla Comunità per chiedere aiuto si sono moltiplicate. Purtroppo, questa povertà sta diventando strutturale e noi iniziamo ad avere problemi a rispondere a tutte le richieste di aiuto”. In una lettera diffusa oggi tramite i social network per cercare di raggiungere più persone possibile, i responsabili della Comunità spiegano che, “tra febbraio e maggio, abbiamo affrontato una situazione difficile. Le richieste di aiuto alimentare e non solo si sono moltiplicate, le presenze alla mensa hanno conosciuto una crescita inaspettata”. Le motivazioni sono diverse: “Ovviamente la pandemia e la conseguente chiusura di molti centri di aiuto e distribuzione per motivi di sicurezza, la caduta in condizioni di bisogno di molti nuclei familiari improvvisamente impoveriti, a cui si aggiungono i tanti poveri che da sempre si rivolgono ai nostri centri”. Fino ad oggi, la Comunità “è riuscita a far fronte a questa emergenza che non ha allentato la sua presa neppure nei mesi estivi” e “la mensa non ha mai chiuso grazie al sostegno da parte delle istituzioni, in particolare della diocesi di Genova”. Adesso però, “constatiamo un momento di crisi: la composizione dei pacchi alimentari per le famiglie, per gli anziani, per i senza dimora è ridotta e rischiamo di dover limitare l’azione di sostegno”.