Il Premio Don Benzi è stato assegnato ex aequo a Filippo Diaco, presidente della Acli di Bologna fino a un mese fa, e a Margaret Archer, sociologa di fama mondiale, già presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali. I due vincitori sono stati premiati per il loro impegno a favore delle vittime della tratta di esseri umani. “Entrambe queste figure – si legge nelle motivazioni – hanno avviato un cambiamento interno alla società in risposta all’urgenza della liberazione delle vittime di tratta: l’una aprendo una struttura di accoglienza per donne, anche minorenni, a sue spese non avendo un riconoscimento del governo inglese, l’altro spronando all’interno delle Acli un’attenzione nel reinserimento sociale delle donne migranti vittime di violenza e di tratta”.
Il “Premio internazionale Don Oreste Benzi. Dalla parte degli ultimi” è promosso dalla fondazione “Don Oreste Benzi”, che ha l’obiettivo di promuovere, approfondire e divulgare l’opera e il pensiero del sacerdote riminese. A presiedere la giuria, mons. Francesco Moraglia, patriarca di Venezia.
Apperendendo la notizia, Diaco dice di essere “stupito e orgoglioso di questo inaspettato riconoscimento”. “Il premio è, in realtà, per tutte le Acli di Bologna. Da diversi anni, ormai, i nostri sforzi progettuali e di innovazione sono orientati all’inclusione sociale e lavorativa delle donne fragili, siano esse straniere, vittime di tratta o di violenza. Molte sono, ormai, le attività dell’associazione dedicate ad esse, perché crediamo che la vera innovazione sociale passi proprio dal welfare femminile”. Il premio consiste in una targa commemorativa e un soggiorno di una settimana per due persone presso l’albergo Madonna delle vette di Alba di Canazei (Tn), la storica struttura voluta da don Benzi.