“È un’ottima notizia il voto favorevole del Parlamento europeo a un emendamento di S&D che chiede l’inserimento di condizionalità sociali nella nuova Pac, che partirà dal 2023. Davvero uno strumento in più per chiudere i rubinetti dei finanziamenti europei a chi non applica i contratti ed esercita sfruttamento e concorrenza sleale”. Lo scrive sulla pagina Facebook della Fai Cisl il segretario generale, Onofrio Rota, in riferimento all’accordo raggiunto dagli Stati membri sulla nuova Pac. L’intesa andrà negoziata tra Consiglio, Commissione e Parlamento europeo, ma intanto il sindacato valuta positivamente il voto: “Sono anni che ci battiamo unitariamente assieme all’Effat, il sindacato agroalimentare europeo, per contribuire a un’agricoltura più equa, sensibile ai bisogni dei dieci milioni di braccianti che ogni giorno garantiscono il cibo in tutta Europa – afferma Rota -. È paradossale che finora siano state previste tutele per il benessere animale e ambientale e non per la dignità dei lavoratori. È davvero un primo passo importante questo voto, che dà nuove speranze alle tante battaglie condotte da Fai Flai e Uila. Non meno importanti, inoltre, le disposizioni volte ad allineare la Pac alla sfida dei cambiamenti climatici e della sostenibilità”.
“Un grande ringraziamento – conclude il leader della Fai Cisl – va a tutti coloro che hanno votato a favore, ma il percorso da affrontare è ancora lungo e complesso, per cui sarà determinante che anche nei prossimi passaggi sia confermato quanto proposto dal sindacato, su più punti, per ottenere una politica agricola europea più equa e a misura d’uomo”.