“È un buon segno la ripresa dell’edilizia dopo i 400mila posti di lavoro persi negli ultimi dieci anni”. È quanto emerge da un’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) in riferimento agli ultimi dati Istat che, ad agosto 2020 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, fanno segnare un balzo del 12,8% dell’indice della produzione nelle costruzioni dopo il crollo registrato nel periodo di lockdown. “La ripresa delle costruzioni – sottolinea Uecoop – è stata favorita dalle aspettative sugli effetti delle nuove misure ecobonus al 110% e sisma bonus per le ristrutturazioni degli edifici in termini di stabilità e di risparmio energetico che hanno generato interesse e piani di intervento sugli edifici esistenti. Un impulso al mercato immobiliare che ha registrato un aumento del 29% delle ricerche di case in campagna, nei borghi e nei piccoli comuni in estate secondo l’analisi dell’Ufficio studi Idealista”. “Il lockdown – prosegue l’Unione europea delle cooperative – ha dato la spinta decisiva a chi aveva già l’idea di cambiar casa, così la domanda di abitazioni è ripartita rapidamente durante i mesi estivi alimentata da tassi d’interesse storicamente bassi e il desiderio delle famiglie di traslocare in case con spazi più ampi”. “Il trend dell’edilizia è importante per tutto il Paese e per le migliaia cooperative di costruzione e abitazione che operano nel settore, ma adesso – conclude Uecoop – è strategico evitare una nuova gelata edilizia a causa della seconda ondata contagi Covid considerato che non sono stati ancora recuperati i livelli occupazionali del 2008 anno dopo il quale gli addetti del settore sono progressivamente scesi da 1,2 milioni ai circa 800mila attuali”.