Al via la seconda edizione di “Chiese aperte”, un progetto promosso dalla Conferenza episcopale italiana, dall’arcidiocesi metropolitana di Catanzaro-Squillace e dall’associazione culturale Kairòs, volto alla valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace. “Il progetto, anche quest’anno, è suddiviso in due moduli – spiega una nota -: una parte teorica, che prevede un corso di formazione, che si svolgerà nei mesi di ottobre e novembre, durante il quale si avvicenderanno diverse figure professionali qualificate che tratteranno molteplici argomenti inerenti l’iconografia cristiana, il restauro delle opere d’arte, l’architettura e la tradizione dei luoghi liturgici, la metodologia delle fonti storico-bibliografiche delle chiese di Catanzaro e la ricerca del sacro nell’arte contemporanea”. Obiettivo del progetto è quello di “formare volontari che possano, nel tempo, contribuire all’apertura di chiese appartenenti al territorio dell’arcidiocesi metropolitana di Catanzaro-Squillace affinché si possa fruire di luoghi di culto all’interno dei quali fedeli e religiosi possano godere o ritrovare la spiritualità indispensabile ad ogni devoto e, in quanto edifici di importante valore storico e artistico che meritano una significativa valorizzazione, implementare il turismo religioso offrendo, a quanti si accingeranno a visitare le chiese, cenni storici e artistici sulle opere d’arte”. L’iniziativa è finanziata con il contributo 8×1000 alla Chiesa cattolica.