Decreti sicurezza: ActionAid, “passi avanti ma ancora troppi punti critici”

“Solo l’abrogazione dei Decreti sicurezza avrebbe potuto consentire di rimettere al centro i diritti e le persone”. Lo afferma oggi ActionAid, apprezzando gli “innegabili passi avanti” che dimostra la revisione dei Decreti sicurezza come da comunicato del Consiglio dei ministri: tra le “novità positive” ci sono la “protezione speciale” che ripristina i livelli di protezione legati alla cosiddetta “protezione umanitaria”, la convertibilità di permessi di soggiorno preesistenti e la possibilità di ospitare nel circuito a titolarità pubblica di micro accoglienza diffusa, nuovamente, anche i richiedenti asilo. L’organizzazione esprime però “perplessità sulla divisione tra rifugiati e richiedenti asilo per l’accesso ai servizi di integrazione nel sistema di accoglienza in capo ai Comuni e la necessità di rivedere presto il capitolato di gara che disciplina centri governativi e straordinari, di cui vengono ripristinati i servizi”. Tra gli aspetti ancora “fortemente critici” ActionAid sottolinea, “oltre alle multe alle ong e alla criminalizzazione del soccorso in mare”, “l’iter che scatta al momento dell’ingresso delle persone straniere e l’altro per le persone straniere che invece sono radicate sul territorio da anni”. Il decreto di revisione, secondo ActionAid, “non rompe con l’approccio securitario e a dimostrarlo c’è la detenzione amministrativa”. ActionAid chiede perciò al Parlamento “scelte coraggiose in fase di conversione per applicare importanti correttivi al decreto legge approvato dal Cdm”.

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