Incoraggiare le cinquecento parrocchie cattoliche scozzesi a raddoppiare gli sforzi per mantenere le rigorose misure di controllo del Covid che hanno consentito, fino ad oggi, di allontanare il virus dalle chiese. Questo lo scopo di una lettera inviata dalla Conferenza episcopale a tutti i sacerdoti e i fedeli mentre questa regione del Regno Unito continua a preoccupare le autorità pubbliche. Sono stati registrati, infatti, al fine settimana, 758 nuovi casi e i ricoveri nelle terapie intensive e negli ospedali sono in continua crescita. Secondo la Bbc un lockdown di breve durata potrebbe presto essere introdotto. “Mentre aumenta l’ansia delle istituzioni per l’intensificarsi dei contagi il lavoro instancabile di sacerdoti, parrocchiani e volontari ha garantito che le chiese cattoliche siano tra i posti più sicuri da frequentare”, ha scritto il vescovo John Keenan, vicepresidente dei vescovi scozzesi. “Tra i molti terribili effetti di questa pandemia vi è stato un aumento nei casi di depressione e suicidi”, dice ancora la lettera dei vescovi scozzesi. “La mancanza della normalità, in tutti i suoi aspetti, ha lasciato molti in lutto e desolati e, quindi, molto bisognosi di consolazione spirituale. Proprio le condizioni di grande precarietà nelle quali viviamo ci rendono bisognosi del conforto spirituale che ci da’ la partecipazione alla messa e, per questo motivo, è importante che le porte delle chiese rimangano aperte”.