Giunto alla sua quarantaseiesima edizione, il pellegrinaggio nazionale al santuario della Vergine di Luján, patrona dell’Argentina, si è svolto sabato in maniera virtuale.
La lunga trasmissione programmata dall’organizzazione e garantita da volontari è stata vista, attraverso i media e i social network da centinaia di migliaia di pellegrini. L’immagine della Vergine di Luján ha lasciato il santuario di San Cayetano de Liniers in mattinata e ha attraversato Morón, Merlo, La Reja, Gral Rodríguez fino a raggiungere la basilica di Luján.
L’interazione attraverso le reti sociali è stata incessante, informa un comunicato dall’ufficio per la Pietà popolare dell’arcidiocesi di Buenos Aires. Migliaia le preghiere e le invocazioni che sono giunte ai promotori del pellegrinaggio.
Durante la messa che ha celebrato, l’arcivescovo di Buenos Aires, il card. Mario Aurelio Poli, ha detto tra l’altro: “Alla presenza di Maria vogliamo pregare per gli anziani che soffrono di più per l’isolamento, per i malati che sono i più poveri tra i poveri e anche per tante famiglie povere in Argentina, per chi ha perso il lavoro, per professionisti e agenti di salute che sono esauste e sentono più di chiunque altro l’esaurimento delle proprie forze, per i membri delle forze di sicurezza e per tutti, tutti coloro che sono tornati a lavorare nonostante i rischi. La nostra preghiera include tutti i migranti che sono via gli affetti e la loro patria. E soprattutto mettiamo davanti agli occhi di nostra Madre coloro che hanno perso i loro cari”.
L’arcivescovo ha proseguito salutando i giovani, esprimendo gratitudine “ai pellegrini e a tutti coloro che, lasciando la situazione di conforto e superando l’egoismo, condividono il loro tempo assumendo in questo momento molti servizi umanitari, dimostrando il miglior volto della solidarietà generosa e altruista”.