Diocesi: Trieste, messa per ricordare i poliziotti Demenego e Rotta. Vescovo Crepaldi, “non considerare un azzardo se accosto gli Angeli custodi a Matteo e Pierluigi”

(foto Polizia di Stato)

In occasione dell’anniversario della morte di Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, i due poliziotti uccisi a Trieste il 4 ottobre del 2019, si è svolta questa mattina una cerimonia di commemorazione in loro ricordo, iniziata con la messa celebrata dal vescovo diocesano, mons. Giampaolo Crepaldi, nella Chiesa Sant’Antonio Nuovo, alla quale hanno preso parte i familiari, i colleghi e gli amici dei due agenti, oltre che il prefetto Franco Gabrielli ed il questore Giuseppe Petronzi.

foto diocesi di Trieste

“Matteo e Pierluigi sono entrati nel cuore buono della nostra città come un qualcosa di prezioso da custodire e da coltivare”, le parole del vescovo che, nell’omelia, ha ricordato la manifestazione dei bambini dell’anno scorso quando, “con la loro disarmata e profonda intuizione, definirono Matteo e Pierluigi come i loro angeli”. Una coincidenza felice – per mons. Crepaldi – che, la loro commemorazione sia caduta proprio nel giorno in cui la Chiesa celebra e venera gli Angeli custodi: “Non sia considerato un azzardo se accosto gli Angeli custodi a Matteo e Pierluigi: con il sacrificio della loro vita, infatti, ci hanno lasciato un’eredità densa di messaggi di bene”. Il vescovo ha evidenziato il valore delle persone “pronte al dono di se” per costruire la città e la civiltà: “Matteo e Pierluigi – che si definivano figli delle stelle – ci hanno lasciato in eredità l’invito a staccare qualche volta gli occhi dalla terra – questa valle di lacrime – per alzarli al cielo a contemplare le stelle”.

Dopo la messa il capo della Polizia ha incontrato in Questura i familiari di Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, ai quali ha consegnato il libro realizzato con i disegni dei bambini e le poesie raccolte dopo la loro scomparsa. A conclusione dell’incontro con i familiari, Gabrielli ha deposto una corona d’alloro sotto la targa in memoria dei caduti e, subito dopo, la cerimonia è continuata con l’intitolazione del tratto antistante la Questura ai due poliziotti uccisi. “In questo anno, girando per il Paese, ho percepito come questa tragica vicenda fosse entrata nel sentire di molti cittadini, non solo di Trieste”, le parole di Gabrielli riportate sul sito della Polizia di Stato: “Il nostro servire le comunità deve essere fatto con pazienza, amore, con coinvolgimento emotivo, con il sorriso sulle labbra, perché ogni servizio, che può addirittura rivelarsi funesto, è un qualcosa che accresce ognuno di noi”. Le commemorazioni sono terminate al Teatro Verdi dove, durante una seduta straordinaria del Consiglio comunale è stata conferita la cittadinanza onoraria di Trieste alla memoria ai due poliziotti, con il sindaco Roberto Dipiazza ha consegnato ai familiari le pergamene e le medaglie.

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