Occupazione: nel secondo trimestre 2020 diminuiscono i lavoratori dipendenti e indipendenti

A livello congiunturale diminuisce l’occupazione dipendente in termini sia di occupati (-2,1%) sia di posizioni lavorative (-3,9%). Nel secondo trimestre 2020, le attivazioni sono state 1 milione 548mila e le cessazioni 1 milione 884mila, entrambe in forte calo in confronto al trimestre precedente (-39,5% e -24,4%, rispettivamente). Lo certifica la “Nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione” diffusa oggi da ministero del Lavoro e delle politiche sociali, Istat, Inps, Inail e Anpal.
Tra le posizioni lavorative dei dipendenti del settore privato extra-agricolo, il calo congiunturale si registra nell’industria in senso stretto (-0,9%, -35mila posizioni), nelle costruzioni (-0,8%, -7mila posizioni) e, soprattutto, nei servizi (-5,5%, -462mila posizioni).
Il lavoro indipendente, secondo la Rilevazione sulle forze di lavoro dell’Istat, continua a diminuire sia in termini congiunturali (-101mila occupati, -1,9%) sia su base annua (-219 mila occupati, -4,1%).
Dopo la crescita ininterrotta dal 2015, si riscontra una diminuzione congiunturale delle posizioni lavorative dipendenti sulla base delle Comunicazioni obbligatorie (Co) (-337mila posizioni rispetto al primo trimestre 2020).
Secondo i dati Istat della Rilevazione sulle forze di lavoro, rallenta l’aumento tendenziale dell’occupazione (+52mila unità, +0,2%) cui si associa la diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-467mila) e la crescita degli inattivi (+290mila).
Su base annua le posizioni lavorative a tempo indeterminato rallentano la crescita nei dati delle Co (+310mila in un anno; era +407mila nel primo trimestre 2020 e +527mila nel quarto trimestre 2019); anche nei dati Inps-Uniemens la crescita tendenziale è meno rilevante in confronto ai precedenti trimestri (+294mila, +376mila e +485mila, rispettivamente).
Dopo quasi sei anni di continua crescita e il calo nel 2019, nel secondo trimestre 2020 il numero dei lavoratori in somministrazione subisce una ulteriore e più accentuata riduzione tendenziale scendendo a 313mila unità (-19,4% nei dati Inps-Uniemens). Anche il numero dei lavoratori a chiamata o intermittenti presenta un brusco calo (-59,6% rispetto all’analogo trimestre del 2019), dopo tredici trimestri di crescita ininterrotta e il calo nel primo trimestre 2020, attestandosi a 111mila unità.
Nei primi sei mesi del 2020 il Contratto di prestazione occasionale ha visto mediamente coinvolti, ogni mese, circa 11mila lavoratori (19mila in media mensile nel 2019). La numerosità dei lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia, ogni mese, è stata mediamente di 9mila unità nel 2019; a seguito delle disposizioni del “bonus baby-sitting”, da marzo 2020 c’è stato un progressivo aumento fino a 185mila a giugno 2020.
Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, il lockdown dovuto all’emergenza sanitaria per il Covid-19 ha fatto ridurre nel primo trimestre del 2020 il numero di infortuni sul lavoro, accaduti e denunciati all’Inail (-42mila) e le malattie professionali denunciate e protocollate (-10.440).

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