Quasi quattro bambini su cinque in aree a rischio di catastrofi nella regione dell’Asia-Pacifico, intervistati per un nuovo sondaggio da cinque agenzie umanitarie – Unicef, Major group for children and Youth delle Nazioni Unite, World vision international, Plan international e Save the Children –, hanno registrato un aumento dei disastri legati al clima negli ultimi due anni, con un forte impatto sulla situazione economica delle loro famiglie. Bambini e giovani chiedono ai loro leader “di intensificare le azioni per affrontare la crisi climatica e di rafforzare le politiche e i piani per mitigare i rischi di catastrofi”. I risultati e l’appello fanno parte di un rapporto chiamato “Guardians of the Planet”, diffuso da cinque importanti agenzie umanitarie internazionali. Il rapporto mira a responsabilizzare i bambini a condividere le proprie opinioni sulle personali esperienze di crisi climatiche e disastri che impediscono loro di esercitare i propri diritti e di formare una solida base per politiche incentrate sull’infanzia e sui programmi di recupero. Sono stati intervistati quasi 10.000 bambini e giovani in 12 Paesi nella regione dell’Asia-Pacifico: il 77 % dei bambini e dei giovani ha notato un aumento dei disastri legati al clima a livello locale negli ultimi due anni e ha identificato una diminuzione delle opportunità economiche come conseguenza del cambiamento climatico; l’istruzione formale è il principale mezzo attraverso cui i bambini e i giovani conoscono la crisi climatica e le misure per ridurre il rischio di catastrofi, seguita da notizie e social media; i bambini e i giovani si sono identificati come il gruppo più vulnerabile durante i disastri, seguiti dagli anziani, dai disabili e dalle donne incinte. Alcune delle raccomandazioni contenute nel report includono “il rafforzamento del curriculum scolastico per accrescere la resilienza dei bambini, conducendo attività inclusive di riduzione del rischio di catastrofi, preservando l’ambiente piantando più alberi, eliminando l’uso della plastica e mitigando i gas serra”.