È stata lanciata questa mattina alla 77ª Mostra internazionale d’Arte cinematografica di Venezia la piattaforma digitale “LearninGod”, che offrirà al grande pubblico contenuti religiosi, artistici e culturali ispirati al messaggio del sacro universale. Sulla nuova piattaforma sarà possibile vedere in esclusiva il kolossal “Videocatechismo della Chiesa cattolica”, opera multimediale e multilingue della durata di 25 ore suddivise in 46 episodi, prodotto da Tania Cammarota e Gjon Kolndrekaj, realizzato dalla Società CrossInMedia, con il patrocinio del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, sui testi della Libreria Editrice Vaticana. Girato con la tecnologia del 4K in 70 Paesi nel mondo, il Videocatechismo ha visto la partecipazione di 60mila persone, in 16mila differenti location. I testi del Catechismo sono stati letti in 37 lingue diverse, mentre 1.200 attori in costume hanno ricostruito in fiction scene del Vecchio e del Nuovo Testamento. La Piattaforma “LearninGod” – spiegano i promotori – nasce adesso per arricchire, tramite il web e le nuove tecnologie, l’esigenza di approfondimento su Dio e sul Sacro avvertita dalle nuove generazioni. Si va così a completare l’offerta multimediale dell’opera, affiancandosi ai formati già presenti: editoriale, libri illustrati con dispositivo digitale, serie televisiva, audiobook. Il lancio della piattaforma è avvenuto questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta presso lo spazio dell’Ente dello Spettacolo all’Hotel Excelsior, e che ha visto la partecipazione del patriarca di Venezia mons. Francesco Moraglia, di padre Antonio Spadaro, direttore de “La Civiltà Cattolica”, di Mogol, poeta e autore, di Gjon Kolndrekaj, regista del Videocatechismo. “In un mondo di parole, la Parola della fede cattolica, cioè universale, è capace di connettere persone, lingue, culture e competenze”, ha rilevato Spadaro. Secondo Mogol, “si tratta di un lavoro immenso: il Videocatechismo è un’opera colossale, grandiosa, che rimarrà nella storia e per la quale dobbiamo ringraziare Gjon Kolndrekaj”. “La mia esperienza con le tre religioni abramitiche – ha spiegato Kolndrekaj – mi ha portato alla considerazione finale che tutti i popoli della terra trovano un equilibrio e la pace attraverso un Dio che assicura una convivenza pacifica e dignitosa, tema su cui insiste spesso Papa Francesco. E l’unico modo per esprimere questi concetti di pace, solidarietà, giustizia, bene comune e dignità dell’uomo si trova nel Catechismo, adesso tradotto in immagini. Attraverso il cuore e i sentimenti che suscita la visione cinematografica, si potrà trovare risposta alle tante domande della nostra mente”. “Il Catechismo ci aiuta a comprendere quanto noi siamo funzionali a una realtà più grande di noi”, ha osservato Moraglia: “E credo che l’uomo abbia bisogno di capire di non essere il centro, ma colui che in qualche modo indica qualcosa agli altri. Il Catechismo ci aiuta a indicare nella fede, nella preghiera, nella celebrazione qualcosa che va al di là dell’uomo, ma rispetta profondamente la coscienza di ogni uomo”. Questa sera, presso la Villa degli Autori, si svolgerà una serata di gala nel corso della quale sarà proiettato uno degli episodi del Videocatechismo (“Creazione del cielo e della terra”), e saranno consegnati alcuni prestigiosi riconoscimenti al patriarca Moraglia, a padre Spadaro e al maestro Mogol.