Nell’ambito della 77ª edizione della Mostra internazionale d’Arte cinematografica di Venezia, si terrà domani, alle 12 presso lo Spazio FEdS al Lido di Venezia, la consegna del Premio Bresson 2020 al regista Pupi Avati. Il riconoscimento, conferito da Fondazione Ente dello Spettacolo e Rivista del Cinematografo, con il patrocinio del Pontificio Consiglio della cultura e del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, giunge quest’anno alla sua ventunesima edizione.
Saranno presenti alla cerimonia di consegna mons. Davide Milani (presidente FEdS) e Alberto Barbera (direttore artistico della Mostra internazionale d’Arte cinematografica di Venezia). Pupi Avati sarà intervistato dalla giornalista e scrittrice Tiziana Ferrario.
“Nel corso del suo lungo e appassionato percorso artistico, Pupi Avati – sottolinea mons. Milani – ha affrontato generi e registri espressivi diversi e distanti tra loro, dall’horror gotico alla commedia familiare, dall’autobiografia che evoca il passato nella provincia emiliana al dramma storico di epoche perdute. Ma c’è qualcosa che accomuna tutti i frutti della sua opera: in ognuno risplende sempre il desiderio di raccontare luci e ombre del mondo, attraverso il diaframma di uno sguardo lucido e capace di penetrare i sentimenti nascosti e le pulsioni più inconfessabili degli esseri umani”. “La scelta di conferirgli, quest’anno, il Premio Bresson, ci è apparsa naturale”, prosegue il presidente Feds: “Da oltre cinquant’anni, Pupi Avati scandaglia le dimensioni più autentiche dell’essere umano e ne ricerca il senso spirituale, per scorgere la grazia nell’ombra delle cose. Un maestro che, come pochi altri nel panorama italiano, ha parlato al cuore degli spettatori, grazie alla coerenza di un inesauribile lavoro di educazione allo sguardo in grado di modificare la realtà osservata, di rinnovarla e fecondare l’immaginazione”.