Il successo del summit europeo di luglio “è stato dei capi di Stato e di governo, ma soprattutto dell’Unione europea intera. L’accordo concluso costituisce una tappa imprescindibile verso il nostro obiettivo finale: l’autonomia strategica europea”. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, intervenendo al Forum economico di Bruxelles è tornato sul significato del piano di rilancio nato a luglio per permettere all’Europa di superare la crisi economica causata dalla pandemia Covid-19. “Abbiamo imparato la lezione dalla crisi del 2008”, ha spiegato Michel, e per questo la decisione è stata veloce e “audace”, fondamentale per proteggere i cittadini e le imprese. Ha segnato una “prima volta” in tanti sensi: l’Ue contrae prestiti per investire e per riformare; l’importo è “sbalorditivo” (oltre 1.800 miliardi di euro); una parte significativa del bilancio dell’Ue è stata collegata alle ambizioni climatiche e in generale allo Stato di diritto. E poi arriveranno, per la prima volta “risorse proprie” con una “fiscalità ambientale”.
Tutto questo “invia un messaggio non solo ai nostri cittadini ma al mondo: l’Europa è una potenza mondiale” e “noi siamo risoluti a difendere i nostri interessi”. Il rilancio che – compiuti gli ultimi passi decisionali in sede di Parlamento e Stati membri – sarà messo in opera, sarà una “strategia di trasformazione che ci condurrà all’Europa di domani” perché questo è un “momento copernicano”.