“Nella Chiesa le discussioni non sono un problema”. Lo ha detto padre Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica, intervenendo alla presentazione, presso la Sala Marconi della Radio Vaticana, del libro di Carlo Petrini “Terra Futura. Dialoghi con Papa Francesco sull’ecologia integrale”. Citando uno dei tre dialoghi contenuti nel volume tra il Santo Padre e il fondatore di Slow Food, il Papa a l'”agnostico pio” – come lo ha definito scherzosamente lo stesso Pontefice -, Spadaro ha fatto notare che “la Chiesa è andata avanti grazie agli strappi, agli slanci in avanti”: per questo “c’è bisogno di accendere discussioni e mettere in circolo energie”. Al centro del libro di Petrini, per Spadaro, c’è il “dialogo onesto come metodo” e come portatore di “amicizia sociale”: “È un incontro onesto di diversità che dialogano, perché in gioco c’è il bene comune”. In questo contesto, la “sinodalità” auspicata dal Papa può diventare anche “sinodalità civile” e tradursi in un modello di società che superi “l’eredità illuministica dei due mondi paralleli, criticata in maniera aspra sia da Carlo Petrini sia da Papa Francesco. Per Bergoglio la laicità vera è umanistica, cioè implica l’apertura al trascendente”. In questa prospettiva, secondo il direttore de La Civiltà Cattolica il libro presentato oggi “può essere una buona introduzione alla lettura di quella che sarà la terza enciclica del Papa”.
Sul tema della sinodalità si è soffermato anche l’autore del libro, invitato da Papa Francesco come uditore al Sinodo per l’Amazzonia: “Una delle esperienze più belle della mia vita”, l’ha definita Petrini, che insieme al vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili – presente ai tre dialoghi tra il Papa e il fondatore di Slow Food che hanno dato origine a “Terra futura” – ha dato vita alle Comunità Laudato si’, oggi una sessantina in Italia, i cui rappresentanti saranno ricevuti sabato prossimo nella Sala Clementina dal Santo Padre. “Intelligenza affettiva e austera anarchia”, sono per Petrini le caratteristiche delle Comunità che, sulla spinta della Laudato si’, dall’agosto del 2017 hanno fatto di Amatrice un luogo di riferimento permanente per studi sul fronte ambientale ed educativo, a livello internazionale. “Promuovere azioni per un’ecologia integrale e modificare gli stili di vita e i comportamenti quotidiani”: così mons. Pompili ha riassunto lo spirito delle Comunità Laudato si’, che partono dall’idea che “lo sviluppo è più di un semplice progresso: è spinta propulsiva che non si è estinta e resta a disposizione del mondo anche per superare la pandemia in corso. Come dice il Papa, non tutto è compromesso: è possibile modificare l’insensatezza di un progresso economico che compromette il futuro della terra”.