In Brasile si vive un “clima di ostilità”, creato dal “dilagare delle aggressioni”, attraverso i social network, che generano patologie sociali e un contesto che allontana tutti dalla fraternità. Lo denuncia in un videomessaggio, diffuso in vista della festa nazionale di oggi, 7 settembre, l’arcivescovo di Belo Horizonte e presidente della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (Cnbb), dom Walmor Oliveira de Azevedo. “Senza rispetto per le differenze, con il compito di renderle ricchezza e forza, si compromette le democrazia”, prosegue. Dunque, “possa la cultura della partecipazione responsabile dei cittadini rimanere solidali fronte alle manifestazioni antidemocratiche”.
Nel videomessaggio, dom Oliveira de Azevedo invita a pensare ai brasiliani disoccupati o sottoccupati, dato che la disuguaglianza sociale è una “vergognosa ferita della società brasiliana”. È necessario, quindi, esigere che i funzionari governativi e i servitori del popolo privilegino le politiche per i poveri, “con progetti in grado di generare occupazione e reddito, dando priorità a politiche pubbliche audaci per superare le disuguaglianze”.
Per il presidente della Cnbb, la Festa della Patria è un giorno per ascoltare il grido dei più poveri e per costruire un nuovo Patto per la vita e per il Brasile. “Il grido degli esclusi segnala direzioni importanti e ci chiede nuove risposte”, ha detto. Queste idee sono riaffermate nel Patto per la vita e per il Brasile, di cui la Cnbb è firmataria insieme a un gruppo di organizzazioni della società brasiliana. Il Patto è la risposta che la Cnbb, insieme alla Chiesa del Brasile, sta dando come istituzione per superare le difficoltà imposte dalla pandemia, ha aggiunto.
L’arcivescovo di Belo Horizonte ha anche fatto cenno all’importanza del Sistema sanitario unificato (Sus) e alla necessità di valorizzarlo ed espanderlo. Se non esistesse, le conseguenze della pandemia “sarebbero ancora più devastanti nel nostro Paese”. La prospettiva di rafforzare la salute pubblica di fronte alla sfida del nuovo coronavirus chiede, ancora, “maggiore integrazione e sinergia tra i diversi livelli governativi”, federale, statale e municipale per vincere il Covid-19.