Diocesi: mons. Sorrentino (Assisi), “preghiamo per la messa al bando della ricerca, costruzione, possesso e uso delle armi nucleari”

Sono rivolte alla messa al bando della ricerca, della costruzione, del possesso e dell’uso delle armi nucleari le intenzioni di preghiera per la pace del 27 agosto. L’appuntamento, voluto dal vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, mons. Domenico Sorrentino, e portato avanti dalla Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi”, si ripete con cadenza mensile. Un appuntamento di preghiera in ricordo dello storico incontro interreligioso del 1986 voluto da San Giovanni Paolo II.
“Questo mese di agosto – scrive il vescovo nell’invito alla preghiera – viene a ricordarci con profonda amarezza i tragici anniversari delle bombe atomiche sganciate sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki settantacinque anni fa. Si trattò di una vera e propria sconfitta dell’umanità. La violenza efferata contro popolazioni inermi prevalse sul dialogo e sulla comprensione reciproca. Nonostante gli orrori prodotti da quella insensatezza, il progetto di morte dell’arma nucleare non si è fermato. Crescono gli arsenali di nuove armi ancor più distruttive. Per questo vengono investite risorse ingenti nella ricerca, nella produzione e nella tenuta in sicurezza di tali ordigni di morte”. Il presule ricorda le parole di Papa Francesco al Memoriale della pace di Hiroshima: “L’uso dell’energia atomica per fini di guerra è, oggi più che mai, un crimine, non solo contro l’uomo e la sua dignità, ma contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune. L’uso dell’energia atomica per fini di guerra è immorale, come allo stesso modo è immorale il possesso delle armi atomiche. Saremo giudicati per questo”.
Mons. Sorrentino invita, pertanto, il 27 agosto, “a unire la vostra preghiera a quella di tutte le persone di buona volontà affinché sia definitivamente approvato il Trattato Onu del 2017 che prevede la messa al bando della ricerca, costruzione, possesso e uso delle armi nucleari. Sono tanti i Paesi che finora l’hanno firmato e ratificato compreso il Vaticano, ma non in numero sufficiente per la sua entrata in vigore. Chiediamo anche all’Italia, che ospita testate nucleari, di aderire convintamente al Trattato”.

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