L’Alto commissario delle Nazioni unite per i diritti umani Michelle Bachelet ha affermato che il deterioramento della situazione della sicurezza in Libia e l’assenza di un sistema giudiziario funzionante hanno evidenziato l’importanza del lavoro di un team di esperti indipendenti per documentare abusi e violazioni dei diritti umani. Pertanto l’Alto commissario ha annunciato la nomina dei membri della Independent Fact-Finding Mission on Libya (missione conoscitiva indipendente sulla Libia): Mohamed Auajjar (Marocco), Tracy Robinson (Giamaica) e Chaloka Beyani (Zambia e Regno Unito).
La missione conoscitiva sulla Libia è stata istituita dal Consiglio dei diritti umani lo scorso 22 giugno per documentare presunte violazioni e abusi in materia di diritto internazionale, diritti umani e diritto internazionale umanitario da parte di tutte le parti in Libia dall’inizio del 2016.
“Questo corpo di esperti – ha spiegato Bachelet – servirà come meccanismo essenziale per affrontare in modo efficace la diffusa impunità per le violazioni dei diritti umani e gli abusi commessi e può anche servire da deterrente per prevenire ulteriori violazioni e contribuire alla pace e alla stabilità nel Paese”. In Libia, ha aggiunto, esecuzioni sommarie, uccisioni illegali, tortura, maltrattamenti, violenza di genere, compresa violenza sessuale legata ai conflitti, rapimenti, sparizioni forzate e incitamento alla violenza sui social media “continuano a essere commessi in un clima di totale impunità”, mentre difensori dei diritti umani, attivisti e giornalisti sono stati aggrediti e sono fuggiti dal Paese. La missione d’inchiesta indipendente fornirà un aggiornamento a voce al Consiglio dei diritti umani del prossimo settembre. Nel 2021 seguirà un report scritto completo sulla situazione dei diritti umani in Libia, contenente anche azioni e raccomandazioni per prevenire e garantire la responsabilità di abusi e violazioni dei diritti umani.