Scuola: Uecoop, “in un’azienda su due lavoro flessibile per facilitare i genitori”

“In oltre la metà delle aziende (57%) si sta prevedendo di applicare smart working e riduzioni dell’orario di lavoro nel caso che le scuole italiane non riaprano completamente o lo facciano con orari e tempistiche diverse da zona a zona”. È quanto emerge dall’indagine dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su un campione di imprese da nord a sud dell’Italia in riferimento alle ultime decisioni del Governo per il prossimo inizio dell’anno scolastico il 14 settembre con la riapertura che potrebbe essere diversificata territorialmente, a seconda dell’andamento dell’indice Rt sui contagi. “Si tratta di decisioni – sottolinea Uecoop – che incidono in maniera sostanziale sulla vita delle famiglie con i genitori che, soprattutto per i figli più piccoli, devono riorganizzare orari e spostamenti”. Per questo “nonostante il momento non facile dal punto di vista economico – spiega Uecoop – le aziende cooperative stanno studiando soluzioni diversificate per soci e dipendenti rispetto alle modalità e agli orari di lavoro”. Infatti, “la riapertura delle scuole con una nuova organizzazione degli orari è una preoccupazione in più per le famiglie e per le aziende che si aggiunge a quella per la protezione della salute sul lavoro e a casa – evidenzia Uecoop – con oltre 1/4 (26%) delle imprese che rispetto alla pandemia e alle precauzioni anti contagio, dalle mascherine al distanziamento, non vede soluzioni prima dell’estate dell’anno prossimo nel 2021”. “Abbiamo davanti uno scenario di grande incertezza sul futuro – conclude Uecoop – per questo è necessario attivare al più presto il piano di rilancio investendo tutte le risorse disponibili e riorganizzando nella maniera più efficiente possibile anche i servizi di welfare, dalla sanità alla scuola”.

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