L’Alto Commissario Onu per i rifugiati, Filippo Grandi, oggi si trova a Beirut per iniziare una visita di quattro giorni al fine di assicurare supporto in questa emergenza e ascoltare i bisogni di tutti coloro che sono stati colpiti allo stesso modo dalla devastante esplosione di due settimane fa: popolo libanese, migranti e rifugiati. Per l’Alto Commissario, si tratta della prima missione sul campo da quando è stato imposto il confinamento in seguito alla prima ondata di Covid-19 e rappresenta una riconferma della solidarietà e dell’impegno dell’Unhcr al fianco del Libano. In rapporto alla propria popolazione, il Libano accoglie il numero di rifugiati più elevato al mondo. Oltre ai danni provocati dall’esplosione l’Unhcr esprime preoccupazione per l’effetto combinato della grave crisi economica e della pandemia da Covid-19 nel Paese: “La combinazione di questi tre fattori sta danneggiando i più vulnerabili e le classi più povere della popolazione”. L’Unhcr sta intensificando la risposta a beneficio di tutte le comunità colpite dall’esplosione a Beirut al fine di assicurare soccorsi, alloggi e servizi di protezione immediati. Insieme ai partner, sta assicurando materiali per allestire alloggi di emergenza a beneficio di coloro che li necessitano maggiormente tra circa 200.000 famiglie le cui abitazioni sono state gravemente danneggiate. Sta assicurando primo soccorso psicologico e altre misure per la protezione delle persone colpite e, in particolare, l’espansione del numero di letti e reparti di terapia intensiva che l’agenzia Onu ha assicurato all’interno degli ospedali pubblici per far fronte alla pandemia. Filippo Grandi visiterà anche il Libano settentrionale e la valle della Bekaa. Farà poi visita ai rifugiati siriani, gravemente colpiti dalla crisi economica e dalle misure contro il Covid-19, costretti a un’esistenza precaria e a lottare quotidianamente per sopravvivere.