Coronavirus Covid-19: Draghi, “il ritorno alla crescita è un imperativo assoluto”

“Il ritorno alla crescita, una crescita che rispetti l’ambiente e che non umili la persona, è divenuto un imperativo assoluto: perché le politiche economiche oggi perseguite siano sostenibili, per dare sicurezza di reddito specialmente ai più poveri, per rafforzare una coesione sociale resa fragile dall’esperienza della pandemia e dalle difficoltà che l’uscita dalla recessione comporterà nei mesi a venire, per costruire un futuro di cui le nostre società oggi intravedono i contorni”. Lo ha detto Mario Draghi nel suo intervento in apertura del Meeting di Rimini, indicando un obiettivo “impegnativo ma non irraggiungibile, se riusciremo a disperdere l’incertezza che oggi aleggia sui nostri Paesi”. “Stiamo ora assistendo a un rimbalzo nell’attività economica con la riapertura delle nostre economie – ha osservato l’ex presidente della Bce -. Vi sarà un recupero dal crollo del commercio internazionale e dei consumi interni. Una vera ripresa dei consumi e degli investimenti si avrà solo col dissolversi dell’incertezza che oggi osserviamo e con politiche economiche che siano allo stesso tempo efficaci nell’assicurare il sostegno delle famiglie e delle imprese e credibili, perché sostenibili nel tempo”.
Soffermandosi su “istruzione e investimento nei giovani”, Draghi ha ribadito che “la situazione presente rende imperativo e urgente un massiccio investimento di intelligenza e di risorse finanziarie in questo settore”. “La partecipazione alla società del futuro richiederà ai giovani di oggi ancor più grandi capacità di discernimento e di adattamento. Il debito creato con la pandemia è senza precedenti e dovrà essere ripagato principalmente da coloro che sono oggi i giovani. Dobbiamo essere vicini ai giovani investendo nella loro preparazione”.

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