Per il sedicesimo anno torna alla catacomba di San Giovanni, a Siracusa, “Strepitus Silentii … le notti delle catacombe”. Solo sei serate quest’anno che avranno luogo nel rispetto delle disposizioni anti Covid-19. Dopo il primo viaggio domenica scorsa, l’appuntamento è per stasera. Poi domenica 16, venerdì 21, domenica 23 e venerdì 29 agosto. Un modo per scendere nella storia di Siracusa e della cristianità. E raccontarla attraverso la voce di coloro che l’hanno abitata per secoli e ne hanno fatto uno dei cimiteri cristiani più grandi del mondo occidentale. Accompagnati dal suono di un flauto, i visitatori potranno scoprirne angoli insoliti e suggestivi. Una visita che consente momenti di riflessione sul percorso della vita cristiana all’interno del sito. Le catacombe rappresentano tra le più importanti testimonianze monumentali della fede cristiana delle origini, e sono il tempio dei primi martiri. “Non il racconto della storia del sito archeologico, ma una storia teatralizzata con delle voci narranti – spiega la diocesi in una nota –, affinché il percorso nel sottosuolo di Siracusa possa essere anche un momento di meditazione sulle nostre radici religiose, un’occasione per compiere un viaggio dentro di sé e riscoprire l’essenzialità delle cose, fuori dal caos e dalla routine della quotidianità”.
L’iniziativa, ideata da Kairós, aiuta a comprendere l’importanza della realtà di Siracusa e della sua comunità cristiana in epoca romana. Voci recitanti, Marinella Scognamiglio, Doriana La Fauci, Caterina Pugliese, Lorenzo Faletti, accompagnati dal flauto da Romualdo Trionfante e Luciano Maria Moricca. “Strepitus Silentii … le notti delle catacombe” è un progetto promosso dall’Ufficio per la Pastorale del Turismo dell’arcidiocesi di Siracusa e dalla Custodia della Catacomba di San Giovanni, dall’Ispettorato per le catacombe della Sicilia orientale e dalla società Kairos in collaborazione con l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Metodio”. Previste due visite: alle 21 e alle 22.30.