Germania e Austria: 16 cappelle ecumeniche sul lago di Costanza, meta turistica riscoperta al tempo del Covid-19

A causa delle restrizioni ancora in essere per la pandemia da Covid-19, quest’anno in Germania le destinazioni di viaggio interne stanno diventando sempre più prescelte. Il 2020 sta offrendo la possibilità di rivalutare delle realtà che mettono insieme fede, dialogo ecumenico, natura e assenza di confini. È il caso, ad esempio, del “Grande sentiero delle cappelle ecumeniche”, che collega 16 luoghi di culto in un cammino lungo i monti, i boschi e le rive che circondano il lago di Costanza, sul quale i confini di Austria, Germania e Svizzera si intrecciano. Lungo i quasi 22 chilometri di percorso, con partenza da Scheidegg, nella punta bavarese che lambisce il lago, si snoda un percorso caratterizzato dalla presenza di 16 cappelle pronte ad accogliere i pellegrini ristorandoli con acqua fresca, e, per tradizione, benedetta. Ad esempio, l’Ulrichskapelle, a pochi passi dal confine tra Germania e Austria, si trova nel comune di Möggers in Austria ed è uno degli edifici sacri più antichi di tutto il Vorarlberg. La cappella è sempre aperta ed al suo interno sgorga una sorgente che la tradizione rimanda a San Ulriko di Augusta, che qui si fermò nell’anno 1005, stanco per una lunga camminata, e su sua supplica sgorgò l’acqua, perciò lì fece erigere un altare e poi la cappella. “L’acqua nell’Ulrichskapelle ci ricorda che tutta la vita ha la sua origine in Dio”, è scritto su una targa. Sono 40 anni che il pastore protestante Peter Bauer iniziò a collegare le diverse cappelle che si trovano nella zona sud del lago di Costanza, coadiuvato dall’amico parroco cattolico Karl Meisburger. Nel 1999 l’opera è terminata e da allora le 16 cappelle sono meta ecumenica di pellegrini da tutto il mondo germanofono e non solo

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