Nella “Giornata internazionale di azione per le due vite” (cioè quella madre e del nascituro), che è stata celebrata lo scorso 8 agosto, la Commissione episcopale per la vita, i laici e la famiglia (Cevilaf) della Conferenza episcopale argentina (Cea), in comunione con il Segretariato nazionale per la Pastorale della vita nascente e dell’infanzia e con il Segretariato nazionale per la Pastorale della famiglia, ha espresso apprezzamento per “coloro che esprimono la convinzione che gli argentini sono in grado di salvare e prendersi cura di tutta la vita umana che attraversa periodi di vulnerabilità e angoscia”.
Prosegue la nota, che esce in un momento in cui il dibattito in Argentina sulla legalizzazione dell’aborto è tornato d’attualità: “Insieme a tutti gli uomini e le donne che apprezzano la vita umana sulla base degli argomenti forniti dalla scienza e dalla ragione e sulla base delle leggi attuali e costituzionali che regolano questo tema, esprimiamo il nostro impegno incondizionato a difendere e promuovere la cura delle due vite, in tutte le circostanze in cui sono a rischio”.
Sempre sabato 8 agosto, oltre 200 organizzazioni pro vita hanno promosso una carovana automobilistica, rispettando le regole di prevenzione rispetto al Covid-19, davanti al Congresso, ricordando i due anni dall’8 agosto 2018, quando il Senato bocciò la proposta di legalizzazione dell’aborto.