Dopo la devastante esplosione al porto di Beirut, alcune diocesi tedesche hanno immediatamente attivato aiuti finanziari e le organizzazioni di soccorso assistono i partner libanesi per la cura fisica e psichica dei feriti e delle centinaia di migliaia di cittadini che hanno avuto le case danneggiate o letteralmente spazzate via dall’onda d’urto. La diocesi di Münster mette a disposizione 150mila euro per aiuti d’urgenza nella capitale libanese. “Le immagini della detonazione e delle persone ferite, così come il pensiero dei tanti morti, non hanno lasciato indifferente la diocesi”, ha detto ieri a Münster il vicario generale Klaus Winterkamp. I fondi sono stati destinati alla Caritas International, che lavora a stretto contatto con la Caritas in Libano. La loro rete di volontari ha già iniziato a distribuire cibo e a togliere macerie. Al momento è urgente reperire medicinali di pronto soccorso che scarseggiano. La diocesi di Limburg e la Caritas diocesana hanno fornito 50mila euro come aiuti d’urgenza alle vittime del disastro. Il denaro è andato alla Caritas libanese tramite un canale diretto in Libano e verrà utilizzato per la distribuzione di medicinali e cibo: in previsione di ulteriori donazioni “dovremmo tutti mostrare solidarietà ora e sostenere le persone colpite a Beirut”, ha sottolineato il capo del Dipartimento della Chiesa universale della diocesi, Winfried Montz, sottolineando che il Libano da solo ha aiutato più di un milione di rifugiati dalla Siria.
Anche l’arcidiocesi di Colonia mostra solidarietà con il Libano e ha promesso aiuti immediati per 100mila euro. La situazione nel Paese è “così compromessa e così grave” come non lo è più stata dalla guerra civile dal 1975 al 1990, ha sottolineato il cardinale Rainer Maria Woelki di Colonia.