“Grazie per la disponibilità mostrata in questo tempo difficile per la nostra terra, per l’Italia e per il mondo a causa della pandemia che ha portato e continua a portare sofferenza, morte, ma anche tanto spirito di solidarietà, prossimità e di tenerezza”. Lo ha scritto monsignor Giuseppe Schillaci, vescovo di Lamezia Terme, al clero diocesano, in una lettera in occasione della memoria liturgica del santo Curato d’Ars. “Vorrei esprimere la mia gratitudine al Signore per il tuo ministero presbiterale che porti avanti con la tua vita e nella tua vita a vantaggio dei fratelli e delle sorelle della nostra Chiesa che è in Lamezia Terme”, ha scritto il presule. Da san Giovanni Maria Vianney “attingiamo sempre di più la capacità umile di servire la nostra gente soprattutto quella che per la mentalità di questo mondo non conta nulla. Tutto questo, lo diciamo e lo affermiamo con piena convinzione, perché dinanzi a noi e con noi c’è l’‘unico necessario’: il Dio di ogni bontà, di ogni misericordia e di ogni tenerezza. Grazie di vero cuore per il tuo ministero”. Mons. Schillaci ha ricordato che “è il Signore a infondere fede, fiducia e coraggio in ogni circostanza”. Perciò “non ci lasciano cedere le braccia e non ci abbandoniamo a tristezze, chiusure e lamentele che sempre e comunque ci allontanano il cuore dalla fonte dell’amore a cui abbiamo consacrato noi stessi”. “Il santo Curato d’Ars – ha proseguito mons. Schillaci – ci insegni a uscire sempre da noi stessi per guadagnare i fratelli e le sorelle a Cristo”.